Cari connazionali,
è questo il primo Natale che trascorro a Washington come Ambasciatore d’Italia. È un Natale speciale per me e per la mia famiglia e desidero far pervenire a voi tutti e alle vostre famiglie gli auguri di un sereno Natale e di un felice 2010.
È un augurio che rivolgo a tutti gli italiani d’America: al Presidente ed ai Consiglieri del COMITES, ai parlamentari italiani eletti nella nostra circoscrizione, ma anche a tutti coloro che vantano origini italiane e, vorrei dire, a chi ama il nostro Paese e si riconosce nei valori di liberta e solidarietà che l’Italia rappresenta nel mondo e che uniscono da sempre Italia e Stati Uniti.
Sono valori, libertà e solidarietà, che hanno segnato anche il 2009, anno di straordinario rafforzamento delle relazioni tra i nostri due Paesi. Relazioni tra i governi, ma anche relazioni tra i popoli, tra la gente.
Il 2009 è stato certamente l’anno della solidarietà che italiani d’America e americani hanno mostrato in maniera commovente nei confronti delle popolazioni dell’Abruzzo colpite dalla tragedia del terremoto. Primo tra tutti il Presidente Obama.
Solidarietà e libertà sono valori condivisi. È nel loro nome che l’Italia ha ancora una volta assicurato agli Stati Uniti un convinto sostegno nella battaglia contro il terrorismo in Afghanistan. Lo abbiamo fatto mossi dallo spirito di alleati e amici affidabili: 1000 soldati italiani si aggiungeranno nei prossimi mesi ai quasi tremila che sono già li’ impegnati a difendere libertà, pace e sicurezza.
Amicizia e affidabilità sono le “qualità” di un rapporto antico e profondo. Ma esso non potrebbe esistere senza il fondamentale apporto degli italiani d’America. “Gli italo-americani contribuiscono in maniera eccezionale all’identità di questo Paese: sono modelli di riferimento, innovatori e straordinari uomini delle istituzioni”. Lo ha detto il Presidente Obama il 12 ottobre di quest’anno in occasione del Columbus Day.
La vostra, la nostra, è una comunità, una famiglia i cui membri sono presenti a tutti i livelli e in tutti i settori della vita di questo grande Paese. L’America ha accolto milioni di italiani. Dai loro figli e dai loro nipoti - scienziati, politici, imprenditori – questo Paese è stato costruito cosi’ come oggi lo conosciamo.
L’Italia di oggi è quella dei militari italiani impegnati fianco a fianco con i soldati americani in tante parti del mondo; è l’Italia della Fiat che sostiene il rilancio della Chrysler; quella di Giovanni Falcone che continua a combattere Cosa Nostra insieme agli uomini di legge americani; è l’Italia di Roberto Vittori, l’astronauta italiano che con lo shuttle della Nasa porterà la nostra tecnologia nello spazio; quella della Fondazione ISNAFF che lavora per creare una rete tra gli oltre diecimila scienziati e ricercatori italiani in Nord America; l’Italia del maestro Riccardo Muti che nel 2009 ha diretto la Filarmonica di New York e nel 2010 sarà direttore a Chicago; quella delle opere di Morandi esposte al Metropolitan.
Sono queste, insieme alle tante altre, le “Italie” dell’eccellenza, della serietà, della creatività, dell’arte: la garanzia migliore che anche il 2010 sarà un anno fruttuoso per le relazioni tra i nostri due Paesi.
Vorrei però chiudere con un augurio un po’ speciale per il 2010: non è rivolto ad una persona, ma alla nostra lingua, strumento unico per la diffusione della cultura e della conoscenza - non solo italiana - negli Stati Uniti. Un augurio accompagnato da un concreto impegno affinchè l’italiano si diffonda sempre di più negli Stati Uniti. Un impegno assunto anche sul piano finanziario dal mio Governo, in stretta, proficua collaborazione con le principali associazioni italo-americane, per riportare l’italiano nell’Advance Placement Program. Per il successo di questo sforzo c’è bisogno anche di voi.
Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie!
Giulio Terzi